Made in Italy o in China

Made in Italy o Made in China?

Uno dei più grossi problemi che sta affrontando il mercato della moda in itlia, rappresenta l’enorme concorrenza nella manifattura di capi di alta moda, quella definita ‘haute couture’ , da francese, suona sempre tutto più elegante. Il discorso che affronto in questo caso è diverso, sempre poi spesso mi è ormai capitato di ascoltare notizie su grossi nomi della moda italiana, che hanno deciso e preferiscono fare fare i loro vestiti dall’altra parte del mondo, in Cina o in India in particolare, per due motivi principali: basso costo di manodopera e basso costo nei materiali, che sono gli stessi utilizzati anche dalle fabbriche italiane, ma prezzo meno convenienti.

Per principio dovrebbe essere tutto il contrario, cioè, dovrebbe costare meno ciò che compri dalle tue parti, invece di quello che arriva dall’altra parte del mondo, considerando anche solo il trasporto, invece no, tutto il contrario altrimenti non si farebbe in questo modo. La cosa che mi fa davvero rabbrividire, il fatto del nostro Made in Italy, della nostra storica capacità di creare la moda, una forma d’arte, per essere indossata, arte che si indossa, i materiali, le forme, le fantasie, tutto dovrebbe rigorosamente seguite standard molto alti, e non puoi leggere il nome di stilisti italiani su capi Made in Cina.

A sua volta questa nazione ha moda, stilisti e non credo sui loro capi scrivono Made in Italy, ovviamente anche perché creano tutto loro. L’importanza di avere ottenuto un nome, nel mondo della moda e non solo, non dovrebbe essere sprecato per economizzare sulla manodopera, per le linee con prezzi accessibili a tutti. Probabilmente, bisognerebbe ridimensionare i prezzi dei capi, e alternativamente creare tutto in Italia, vicino casa, magari dietro casa.

La realtà della moda

Pochissimo tempo da ho conosciuto due stiliste new entry nel mondo della moda, sono due persone molto apprezzate ma che hanno pochissima esperienza gestionale e di pubblicizzazione del loro nuovo marchio. Quando le ho conosciute mi hanno subito parlato del loro Made in Italy, io, anche un po’ prevenuta dalle notizie e dal nuovo utilizzo del concetto Made in Italy, ho subito cominciato a far loro mille domande; ho poi scoperto che le loro ispirazioni vengono da tutto il mondo, ma tutta la manodopera in Italia, anzi loro anche per motivi di logistica hanno scelto la loro regione, hanno figli e mariti, quindi non si possono spostare quando vogliono.

La loro linea potrebbe piacere o no, quelli sono gusti del tutto soggettivi, ma la loro scelta dovrebbe solo e setter profondamente rispettata, soprattutto perché loro andranno incontro a spese di manodopera maggiore, anche se hanno scelto di stare a casa, tutto un paradosso, ma per la loro scelta gli auguro davvero di farsi conoscere in tutto il mondo, il marchio di chiama Tyche, e vendono costumi da bagno o body per danza o aerobica.

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